A Catania la terza edizione dell’evento culturale ha suggellato la collaborazione tra l’autore e gli organizzatori

Le storie di Baraldi, un mare senza confini

Lo scrittore lariano ospite in Sicilia col suo noir “Nagottville”: in primo piano nell’ambizioso festival “Etnabook 2021”

COMO (gnc) L’immaginario e indefinito mondo di «Nagottville» in viaggio dalle sponde del Lago di Como alla Sicilia, grazie all’« Etnabook 2021».

La terza edizione del festival del libro di Catania, focalizzata sulla tematica “FramMenti Illuminanti”, ha sottolineato il potere salvifico della lettura. La manifestazione, ideata da Cirino Cristaldi, presidente di “Etnabook”, in co-organizzazione col Comune di Catania, nell’ambito del Catania Summer Fest, ha visto tra i protagonisti Massimo Baraldi: lo scorso 24 settembre, nella sede della Biblioteca Bellini di Catania, lo scrittore lariano (d’adozione) ha presentato “Nagottville”, originale noir pubblicato sull’onda del successo di “Tre giorni nella vita”. Dialogando con la giornalista Valentina Carmen Chisari, il pubblico è stato condotto per mano alla scoperta dei personaggi che popolano il libro di Baraldi. «“Nagottville” è stato accolto con molta curiosità, già a partire dal titolo: a Catania ognuno lo pronuncia a modo suo!» sorride Baraldi.

Dialogando con Valentina Carmen Chisari si è cercato di scoprire qualcosa in più dei personaggi del libro, che sembrano sfuggire alle logiche dei noir tradizionali. «D’altronde “Nagottville” è ambientato in un paesaggio dove c’è un mare che sembra un lago. Si sa, il mare va in tutte le direzioni: mi ha portato fino in Sicilia…». La collaborazione con “Etnabook” è un work in progress che promette altre tappe, seguendo la creatività di Baraldi. «E’ nata una collaborazione molto bella – continua lo scrittore – Il festival ha opzionato, sulla fiducia, la mia partecipazione all’edizione del prossimo anno. Con gli organizzatori c’è stima e curiosità reciproca».

Nella pentola di Baraldi qualcosa di nuovo già bolle, ma non è ancora il momento di rivelare il “piatto”. La certezza è che il ritmo della sua scrittura lo sta impegnando nel “cucinare” una sorpresa. «Sì, sto lavorando a un nuovo progetto, ma è prematuro parlarne…». Curiosità che si aggiunge a curiosità, confermando l’originalità di un autore con lo sguardo aperto a nuovi incontri e nuove storie da raccontare.

© Nicola Gini per il settimanale “Giornale di Cantù” – anche nelle edizioni di Erba e Olgiate – del 9 ottobre 2021

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